sabato 24 agosto 2013

Sull'orlo della crisi del quarto di secolo

E' una vita che aspetto di compiere 25 anni. Il grande giorno sta per arrivare: 7 Settembre 2013.
Meno due settimane.
Quando avevo 16 anni, ed ero un'adolescente senza patente, dipendente da amici più grandi e dai miei genitori, sognavo i miei 25 anni.
Quelli erano, più di ogni cosa, "la tappa" da raggiungere.
Mi immaginavo realizzata, con un conto corrente tanto gonfio da potermi permettere "tutto", una casa stile Carrie Bradshaw e un compagno scelto per la vita.
Il compagno ce l'ho: l'ho scelto. E' Lui, "quello giusto". 
Tutto il resto vacilla.
Da questo risveglio improvviso nascono le mie riflessioni, che ho deciso di condividere con voi.

1. ADDIO IPOCRISIA
Non  ho mai sopportato le persone ipocrite.
Quando sei adolescente, purtroppo, non ci dai peso, e te le fai andare bene. Devono andarti bene.
Il tuo universo è confinato nella classe del liceo, e quindi devi fare buon viso a cattivo gioco.
Ero in una classe liceale di sole donne, e le ipocrisie erano all'ordine del giorno.
Bei faccini e brutti pensieri.
Anche io sarò finita nel vortice, e, lo ammetto, anche io avrò sbagliato.
Però ho sofferto. Ho sofferto tanto. 
Con la fine del liceo ho deciso di smettere: ci vuole fermezza, esattamente come smettere di fumare per sempre.
Ho dovuto imparare a dire la mia, anche se diventavo rognosa e cattiva, anche se la volta dopo non ero benvoluta, anche se a Natale ero l'unica a non ricevere il regalo, per dispetto.
Ho dovuto lavorare prima di tutto su me stessa, accettandomi, modellando i miei spigoli: ho deciso di sentirmi "preziosa".
Ho deciso di fare ciò che mi va, e se non mi va te lo dico. Ho deciso di essere schietta, di essere spontanea, di lasciare uscire me stessa. Le cose belle e le cose brutte.
Ho deciso di mettere in atto il comandamento del "chi mi ama mi segua".
Io voglio essere io. Se ti piaccio bene, se no quella è la porta.
Possiamo venirci incontro, ma non chiedermi di fingere di essere un'altra.
Eccomi, mi vedi, sono trasparente.
Ho imparato a volere bene a me stessa, altrimenti chiunque mi avrebbe calpestata e si sarebbe arrogato il diritto di dirmi "come essere" e "cosa fare".
Sono pronta a volere bene a chiunque, un'amica, un fratello, una sorella etc, SE tu mi vuoi bene.

2. SMAGLIATURE, GRASSO, CELLULITE, E RUGHE
Sono stata un'adolescente "fisicamente" fortunata: non ho mai avuto problemi di obesità o di eccessiva magrezza. Ero giusta, e in armonia col mio corpo.
Mi sono trovata a stretto contatto con l'anoressia e la bulimia: è scoppiata in un'estate, e ha travolto tutto il mio gruppo di conoscenze.
Era un virus insaziabile, che contagiava chiunque: e io le vedevo, tutte lì a contare le foglie di insalata.
Pensavo che prima o poi sarebbe toccata anche a me, che quel virus mi avrebbe annientata.
E invece, complice una mamma stupenda, ne sono uscita indenne.
Da lì il percorso di accettazione è stato lungo e sofferto.
Passati i 20 anni mi sono accorta che mantenere il "mio fisico" non era più così facile.
Se prima mangiavo a dismisura senza ingrassare, dopo i 20 anni ho dovuto imparare a controllarmi.
Improvvisamente mi sono accorta di avere delle smagliature sull'interno coscia, dovute "alla crescita", nel periodo dell'adolescenza. Ho realizzato che non se ne sarebbero più andate.
Dai 23 anni in poi ho iniziato ad avere a che fare con la cellulite, che è sempre in agguato.
E quest'estate ho notato che le mie rughe d'espressione sono più visibili quando mi abbronzo.
Eppure vivo bene.
Non voglio impazzire.
Affronto la prova costume con serenità, e mi alleno soprattutto per le mie arterie e per i miei polmoni.
Le maniglie dell'amore?! Se si chiamano così ci sarà un motivo.

3. AMICHE PER SEMPRE
Ho investito tanto sull'amicizia, in adolescenza, e sono rimasta con un pugno di mosche.
Ho fatto delle valutazioni sbagliate, probabilmente, ho dato l'anima a persone che non erano in grado di custodirla.
Ho vissuto amicizie "totalizzanti", che non hanno capito l'importanza del mio amore per H., quando era appena sbocciato.
Avevo 18 anni, e pensavo che se le  mie amiche, che mi volevano bene, non erano entusiaste di Lui, forse dovevo stare attenta.
Ho vissuto i primi mesi di relazione in un limbo di gelosie e scaramucce.
E nonostante questo, il mio compagno è stato sempre al mio fianco.
Quando ho iniziato a seguire il mio cuore, a darci un taglio con quel gruppetto "noi e solo noi" è stata la fine. 
La nostra amicizia si è dissolta come un cubetto di ghiaccio in un caffè bollente.
Ho pianto notti intere, senza capire il perchè di tanta lontananza.
Cercavo di parlare di una cosa così bella come l'amore, con quelle persone che mi avevano giurato "amicizia eterna", ma loro erano fredde, glaciali.
Cubetti di ghiaccio, appunto.
Ho chiuso il freezer, e mi sono rimboccata le maniche.
Ora che le mie amiche si contano sulle dita di una mano, non ho più nulla da temere.
Poche ma buone.

4. LAVORO & SOLDI
Immaginavo, incoscientemente, che avrei lavorato per comprarmi borsette.
Già mi vedevo a scegliere la mia prima Miu-Miu al corner in Rinascente: chiudevo gli occhi e mi sembrava di toccare quella pelle soffice.
Ho sempre lavorato, da quando avevo 16 anni.
Avere una famiglia numerosa, ma modesta allo stesso tempo, ha i suoi pro&contro.
Ho fatto: cameriera, baby sitter, promoter in ipermercato, promoter in piazza Duomo, ancora baby-sitter, ancora promoter, cassiera-addetta alle vendite, ripetizioni per bambini, tantissime ripetizioni per adolescenti.
Nessuno di questi lavoretti era "divertente". Lavoravo per permettermi i "lussi" che le mie amiche ottenevano quando il papà apriva il portafoglio, ovvero: pizza, regalo di compleanno per tizia, libro, regalo per caia, un'altra pizza, gelato, cinema, treno per giretto a Milano, vacanze e via dicendo.
Tutte cose futili, per carità, ma spiegatelo al mio Io, quando avevo 16-17-18-19-20-21-22-23 anni.
Era inconcepibile, per Elena adolescente/giovane donna, non poter stare al passo con il gruppo.
E così sgobbavo, stringendo i denti, incitandomi a fare bene il mio dovere, e ripromettendomi che una volta laureata sarebbe cambiato tutto.
La laurea, faticosamente sudata per la doppia vita lavoratore-studente, ha determinato la fine dei "lavoretti" e l'inizio del "lavoro" che mi porterà alla pensione.
Sono una logopedista, per chi ancora non lo sapesse, e amo il mio lavoro. Lo amo alla follia.
I miei bambini sono stupendi, e riempiono le mie giornate, non solo da un punto di vista organizzativo, ma soprattutto emotivo.
Da quando lavoro, però, ho un sacco di debiti, e di spese "impreviste"; certo mi sono tolta anche qualche sfizio, ma senza esagerare.
Nonostante tutto, ora sono felice, per davvero. Il MIO lavoro mi diverte e mi dà da vivere dignitosamente.
Le borsette possono aspettare.

5. SLIDING DOORS
Quante volte mi sono trovata a pensare che la mia vita e la mia persona sono frutto di strane coincidenze.
E se non avessi? E se non fossi? E se?
Sono arrivata "per caso" nella pancia della mamma.
Mia sorella C. aveva 5 mesi, e io sono stata un imprevisto amoroso. Chi si aspettava un altra gravidanza? Mi hanno accolta con amore. E dopo di me hanno accolto anche S. e L.
E se non avessi avuto 2 sorelle e 1 fratello come sarei stata?
Sono finita per caso in quella classe elementare e in quella classe delle medie.... E se fossi stata nell'altra classe?
Al liceo scientifico mi sono iscritta per caso. Non ricordo motivazioni esistenziali. E se avessi scelto il liceo classico?
Ho conosciuto il mio fidanzato per caso, quando, ad una presentazione della scuola, il ragazzo che era in gruppo con me aveva disdetto la presenza. E se non avesse disdetto? 
Finita la maturità ho provato il test di medicina e non l'ho passato. Mi sono iscritta ad Ottica e Optometria, dove ho conosciuto la Fede, mia carissima amica. E se quell'anno l'avessi fatto a zonzo senza scegliere un corso di laurea all'ultimo minuto?
Poi ho riprovato il test di medicina. Ancora niente da fare.
Nello stesso anno ho provato il test delle Lauree Sanitarie, mettendo come prima scelta Logopedia. L'ho provato così, tanto per, senza troppa convinzione. Sono arrivata sesta.
E se non l'avessi provato e soprattutto passato? 
Potrei andare avanti all'infinito.
La spiegazione che mi sono data è racchiusa nella stessa frase che ho scelto per concludere la mia tesi.
"You can't connect the dots looking forward, you can only connect them looking backwards" 

6. L'AMOUR
L'amore mi ha cambiato la vita.
Non voglio aggiungere altro, se l'avete provato, sapete quanto è sconvolgente innamorarsi.
Se sto con Lui non ho bisogno di nient'altro: potrei vivere delle sue risate e dei suoi occhi verdi.
Questo mi rende sicura e convinta, giorno dopo giorno.
Mano nella mano.


Scusate se mi sono dilungata, spero che la lettura non sia stata pesante
Vi abbraccio forte


P.s. sono tornata dal mare Domenica scorsa, ma per qualche giorno sono rimasta bloccata davanti alla tastiera.
Lo shock del ritorno è stato devastante, vi chiedo perdono "-_-.

23 commenti:

  1. Ciao Ele, non ti farò gli auguri in anticipo che si dice non portino fortuna! Però mi è piaciuto moltissimo questo post, commovente e di ispirazione,nei miei 20 anni ho avuto esperienze simili alla tua, sopratutto per quel che riguarda le sensazioni provate in certi ambiti! Ps. Wow logopedia è un mestiere bellissimo, mi prendi per scema se dico che mi fa venire in mente My Fair Lady? :) Baci

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    1. Grazie mille cara!
      My Fair lady mi fa pensare al film con Audrey Hepburn....sono fuori strada? ^_^

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  2. Ciao ele !che bello questo post..sai,ne avevo davvero bisogno!purtroppo sto passando uno dei peggiori periodi della mia vita.il mio compagno se n'è x andato di casa dopo 3 anni insieme,la mia azienda dopo 13 anni mi ha dato il benservito,ora se scopro anche di aver contratto la sifilide sono a posto!scherzi a parte sto cercando di rimettere insieme i cocci,penso e spero che tutto ciò abbia un senso,e intanto vado avanti.leggerti mi ha sempre divertito,oggi mi ha anche emozionato!un bacione!

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    1. Cara Francesca,sono molto dispiaciuta. Ti sono vicina in questo momento difficile.
      Sono sicura che un senso c'è,e che tutto avrà più chiarezza tra qualche anno.
      Guardandoti indietro potrai finalmente capire il senso di tanta tristezza.
      Brava,vai avanti.
      Sii forte.
      Un mega abbraccio

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  3. direi che a 25 anni ha già cominciato a costruire una bella parte del tuo futuro. Hai un uomo al tuo fianco e un ottimo lavoro! Io ho 25 anni e con il lavoro che cerco di fare (fotografa) la pensione non l'avrò mai XD PS mi serve una logopedista perché soffro di deglutizione atipica XD

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    1. Ah ah ah....
      Se hai bisogno chiedi pure! Usa l'email che trovi sopra ^_^
      Posso darti dei consigli/esercizi da fare ^_^

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  4. Che bel post tesoro *_* Si vede che sei una persona vera, che ha faticato e si è data da fare, che ama quello che ha e non fa follie per avere quello che non può permettersi..
    Ti stimo, dal profondo del cuore <3

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  5. Davvero bello questo post cara, l'ho letto tutto con molto piacere :) io ho quasi 17 anni e sai che mi ritrovo in tante cose che hai scritto?!

    Baci, se ti va passa da me http://thefashionpancake.blogspot.it/

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    1. Ciao Fede,sono contenta che ti sia piaciuto...
      Noi ci conosciamo già..ho partecipato alla tua iniziativa di qualche tempo fa...ricordi?! ^_^

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  6. Complimenti, post stupendo! Ho 17 anni e sono la maggiore di 5 figli e posso capirti riguardo la famiglia numerosa, ma mi ritrovo anche in altri punti. Complimenti e buona fortuna! :)
    Lea.

    P.s.: anche io amo i bimbi <3

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    1. Grazie Lea!
      Eh sì,avere tanti fratelli è stupendo,ma anche faticoso…
      Se ami i bambini seguì questa tua passione,sono molto gratificanti...

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  7. Leggere il tuo post-riflessione mi ha fatto riflettere molto su quello che anche io sto attraversando.

    I primi di settembre sarà anche il mio compleanno. Compirò 21 anni e tutto mi sembra nero... Più o meno per qualche motivazione che tu stessa hai elencato.

    Anche io al liceo ho dovuto fare i conti con l'ipocrisia dilagante, la falsità che si respirava come l'aria. C'erano due fazioni, opposte, che si scontravano in una specie di guerra fredda. Bugie, sotterfugi e sorrisi, tanti, tanti sorrisi. Io stavo in mezzo perchè non volevo piegarmi. Mi escludevano e io ci soffrivo.
    Anche io come te ho dato l'anima e il cuore a persone che non hanno saputo curarlo. Mi hanno spremuto come un limone e mi hanno gettata nel primo cassonetto che hanno trovato. E io sono qui che ancora piango perchè mi mancano. Uno in particolare, in cui avevo investito tutto. Non erano amici, lo so, ma ogni tanto la solitudine è pesante.

    Gli studi poi sono un capitolo che forse potrebbe chiudersi da un momento all'altro. Troppe pressioni e tante paure che arrivano da me stessa a me stessa. Un casino,eh?

    Leggendo il tuo post però mi sento meglio perchè potrebbe essere solo un momento di transizione che segnerà la persona che sarò in futuro!

    Ho capito che io so essere la nemica peggiore per me stessa ed è su questo che devo lavorare..

    Non so bene come finirà, come si evolverà la mia vita ma spero che ci sarà un futuro il più simile possibile a quello che hai avuto tu!XD!

    Complimenti per il post,mi è stato di grande aiuto!

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    1. Sono sicura che è un momento così.
      Studiare comporta una valanga di pressioni e incertezze.
      Stringi i denti e resisti: per diventare grandi BISOGNA fare fatica.
      Conosco la solitudine e il vuoto che lasciano le amicizie sbagliate: non preoccuparti perché le amicizie vere non ti deluderanno.
      L'adolescenza è un momento stupendo ma altrettanto sconvolgente...
      Tu stai cominciando ad uscirne,scegliendo la donna che vuoi diventare.
      Fatti coraggio.
      E soprattutto...NON AVERE PAURA.
      Un abbraccio forte

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  8. Ciao Elena, non ti conosco ma in questo post credo che tu abbia lasciato a tutte noi un pezzettino di te e ti apprezzo: io sono gelosa del mio passato e per me non sarebbe facile quanto è stato per te. La vita è proprio così... A volte dici "che brutta, la odio" altre dici "che bella, la amo", la verità è che bisogna saper accettare quello che si ha, anche a malincuore. Un abbraccio e tanti auguri per il tuo futuro :)

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    1. Ciao Sue! Grazie,che bel commento...
      Ammetto che non è stato facile neanche per me.
      Ho deciso di tirare fuori tutto per non avere rancori o pezzi di passato "pericolosamente" sedimentati dentro di me.
      Da grande voglio essere una moglie,mamma,nonna,zia etc... FELICE.
      E SERENA.
      i miei 25 anni sono solo il punto di partenza ^_^

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  9. Mi sono emozionata a leggere le tue confessione a cuore aperto e mi è scesa anche una lacrimuccia..perchè ti capisco tanto e più o meno ho avuto (e ho) un percorso di vita simile al tuo! ti rispetto tanto..e ti seguo tramite gfc per rimanere in contatto con te e il tuo splendido blog! spero ricambierai! baci

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    1. Grazie Milly!
      Che belle parole, grazie.
      Passerò sicuramente a trovarti, a presto

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  10. Ciao Ele, avevo già copiato un messaggio per appiccicarlo e via, ma dopo aver letto il tuo post non ce l'ho fatta..Troppo vero per fare discorsi banali, stereotipati. Io sono più vicina al mezzo secolo che al quarto di secolo, ma credi se ti dico che il periodo peggiore l'ho passato a ventitre anni, a un passo dalla laurea, con una mano nella manica del vestito da sposa...E non posso neppure dirti che non mi sono mai pentita delle scelte fatte allora, perché le ho pagate tutte, e ogni giorno le pago, quelle e quelle fatte dopo. Ma è la vita, e per bella, brutta o media che sia con l'andar del tempo ti ci affezioni. Ti abbraccio, forte. ps: quando vuoi io sono qui http://cecieviola.blogspot.it/, ma senza impegno e senza debiti....

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    1. Ciao Cecilia, grazie.
      Grazie perchè questo è il commento più azzeccato che potessi lasciare.
      E sicuramente il miglior modo per incuriosirmi a passare dalle tue parti.
      Grazie di cuore.

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  11. ciao Elena, passavo di qui per caso e ho letto questo tuo bellissimo post. Pochi giorni dopo il tuo compleanno, verrà anche il mio mento di compiere i tanto agognati ma ormai temuti 25 anni... per certi versi mi ritrovo in quello che hai scritto, per altri no.
    Il lavoro è ancora un grosso punto interrogativo e l'amore è un buco vuoto, ma va bene così e sono felice di me stessa comunque per quello che ho scelto di essere.
    un bacio

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    1. Ciao Marti, l'importante è quello.
      Se tu sei felice il resto non conta.
      Continua così.
      Un abbraccio

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